Partenza da Baratti direzione Piombino, lascio l'amico Marco di TNT surf school che mi ha dato ospitalità per due giorni a casa sua e riparto. Mare nella norma, nessun intoppo, supero alcuni posti unici come Buca delle Fate, Fosso alle Canne dove di norma vive un vecchietto in una grotta da Giugno a Settembre intagliando pezzi di legno vendendoli poi ai turisti. Un uomo che avrei voluto volentieri conoscere ma purtroppo oggi non c'era. Proseguo a dritto un poco rattristato e supero lo Scoglio della Morte anche se questo è il nome che si legge su Google Maps ma nessuno del posto in realtà gli da troppa importanza. Proseguo ancora un pò supero Calamoresca e arrivo a Salivoli, qui mi aspetta Paolo Marconi e la sua compagna Susak Molinero, campioni di sup che nel 2016 hanno creato l'associazione sportiva SUP Salivoli con l'intento di promuovere e far crescere questo sport. Marco è uno dei pionieri del sup in Italia, impegnato regolarmente in giro per il mondo, da lui c'è solo da imparare, facciamo un uscita nel pomeriggio tutti assieme sulla costa Piombinese, parliamo un pò e scopriamo di avere molto in comune e a me questo fa molto piacere. Finito il giro facciamo poi una pizzata vicino alla loro base, continuiamo a parlare del futuro e invidiamo entrambi chi ha una visione chiara di cosa vuole fare da grande, ma poi quando si è grandi? Una domanda questa a cui ancora non riesco a dare una risposta. La pizzata finisce e mi ospitano presso la sede della Lega Navale di Salivoli di cui Paolo fa parte. Una bella avventura resa ancora piu bella da persone come loro che amano il mare, lo sport e puntano al massimo, mettendoci il impegno, passione e tanto sacrificio, senza la presunzione di essere diversi; ma infondo si sa, la diversità è solo un punto di vista. C'è chi ne ha paura e chi si avvicina ad essa. Io spero che in molti smettano di avere paura.
Lascio il Bagno la Conchiglia di Castiglioncello, sono stati davvero molto ospitali permettendomi di lasciare nello stabile la tavola per riprenderla l' indomani e facendomi usufruire dei loro spazi; mi avvio dunque verso la spiaggia, è ancora presto, lo stabilimento è ancora chiuso, scendo allora alla spiaggia libera li accanto, un pezzetto di terra che ai miei occhi è un sogno, simbolo che la vita può essere davvero molto semplice, un poco di esercizio fisico, qualche minuto di meditazione e attendo che apra. Eccoci ci siamo, qualche minuto ancora per un cornetto caldo appena sfornato e un caffè, un ultimo controllo all' attrezzatura un saluto a tutti e via verso verso la meta della giornata, supero Cala de Medici, il Lillatro ed eccomi alle Spiagge Bianche di Rosignano chiamate così per il loro particolare colore c onseguenza di anni di lavorazione e degli scarichi in mare di carbonato di calcio da parte di un impianto del gruppo Solvay. Si nota p...