Lascio il Bagno la Conchiglia di Castiglioncello, sono stati davvero molto ospitali permettendomi di lasciare nello stabile la tavola per riprenderla l' indomani e facendomi usufruire dei loro spazi; mi avvio dunque verso la spiaggia, è ancora presto, lo stabilimento è ancora chiuso, scendo allora alla spiaggia libera li accanto, un pezzetto di terra che ai miei occhi è un sogno, simbolo che la vita può essere davvero molto semplice, un poco di esercizio fisico, qualche minuto di meditazione e attendo che apra. Eccoci ci siamo, qualche minuto ancora per un cornetto caldo appena sfornato e un caffè, un ultimo controllo all' attrezzatura un saluto a tutti e via verso verso la meta della giornata, supero Cala de Medici, il Lillatro ed eccomi alle Spiagge Bianche di Rosignano chiamate così per il loro particolare colore conseguenza di anni di lavorazione e degli scarichi in mare di carbonato di calcio da parte di un impianto del gruppo Solvay. Si nota passando con la tavola uno stacco di colore dell' acqua molto pronunciato come una tela di un pittore che decide di non usare sfumature ma getti di colore ben definiti così da generare un forte contrasto. O bianco o nero qualcuno potrebbe ribattere ma nella vita, quella reale, è nelle sfumature che dobbiamo ricercare le differenze e cogliere in esse i particolari che caratterizzano ognuno di noi, il resto sono solo etichette frutto dell'ignoranza e della pigrizia. Proseguo in questa spennellata di colore alla ricerca di qualche colpo di grigio, passo davanti alla sede degli amici Roberto e Maurizio di WK Surf e arrivo a Vada dove si erge imponente il Pontile Solvada utilizzato in passato dalla stessa azienda per consentire l'attracco delle navi per lo scarico di etilene liquido, prodotto necessario per la fabbricazione del polietilene. Si ferma qui la mia tratta. Mi riposo un pò e poi vado a fare delle commissioni in paese, domani mi aspettano a Castiglione della Pescaglia tappa che avrei dovuto fare il 23 Settembre ma che è stata anticipata per prendere parte a un evento. Un pò annoiato carico la tavola sul furgone e mi avvio verso questa meta, Marina di Cecina dovrà aspettare, spero che ne varrà la pena.
Partenza verso le 10:00 da Marina di Grosseto, il tempo di Salutare Filippo del Bagno Moreno e poi il tentativo di raggiungere Talamone, entro in acqua con il Grecale a portarmi fuori, 30 nodi dicono, cerco di stare il piu possibile attaccato alla battigia ma quando arriva la raffica ecco che inizia la fatica. Pagaio a destra per mantenere l' assetto della tavola e spingermi verso riva, tutto senza intoppi poi arrivo al porticciolo, è piccolo e in condizioni normali lo avrei superato, per farlo però dovrei portarmi a largo con l' incombenza di dover tornare poi vicino alla spiaggia, un rischio che non voglio correre. Scelgo di uscire e superarlo a piedi raggiungendone l'altro lato con la tavola sotto braccio. Rientro dopo un pò e proseguo verso la meta ma il vento è forte, decido allora di proseguire fino a Marina di Alberese ultimo posto accessibile al Furgone, dopo inizia tutto un tratto roccioso in cui in caso difficoltà da terra farebbero fatica a intervenire. Arriva