Partenza da Piombino destinazione Follonica, lascio la Lega Navale e mi dirigo in spiaggia, un pò di esercizi in movimento e un pò di meditazione, il tempo scorre, devo ancora fare colazione e su consiglio di Paolo mi reco a visitare Piazza Bovio da cui è possibile ammirare il canale di Piombino spaziando su gran parte dell' arcipelago fino alla Corsica. Da qui la massa montuosa dell' Elba sembra vicinissima assieme agli isolotti del Giglio, Montecristo e Capraia. Un bello spettacolo e al bar vicino anche un buon caffè. Finita la colazione prendo il furgone e lascio Piombino per entrare da Perelli1 così da saltare il porto, di li mi avvio verso Follonica ma il tempo trascorso a fare il turista non mi ha permesso di anticipare il vento e infatti dopo poco fa capolino e inizia a darmi noia. Gioca con me ma è un pò infame perchè lo sa che per quanto io possa resistere prima o poi cederò, comunque giochiamo e tra uno sbuffo lui e una pagaiata io arrivo nei pressi di Follonica. Avvicinandomi a riva noto che una fila di scogli posti a filo d'acqua si estende per tutto il tratto costiero rendendomi difficoltoso tornare a riva per paura di rompere la tavola. Sono perplesso e proseguo fino in centro al paese, li prendo la decisione di uscire e comprendere meglio la situazione, intanto il vento continua a giocare. Arrivo a terra, supero gli scogli senza intoppi, ho vinto io penso. Toccato terra prendo il navigatore e cerco di capire se sono arrivato, Follonica appare abbastanza desolata in questa bassa stagione, chiamo Marika che mi deve recuperare con il furgone, è piu avanti ho dunque due possibilità; dirgli di venirmi a prendere o rientrare in acqua e proseguire. Scelgo di rientrare in acqua destinazione il Puntone, inizia una nuova sfida con il Vento, supero la barriera di scogli e vado avanti, uno sbuffo e una pagaiata, stavolta vince lui, cado. Mi rialzo e mi rendo conto di aver perso gli occhiali continuo e arrivo davanti alla meta. Adesso devo risuperare la scogliera. Mi avvicino ad essa con prudenza ma vicino a me uno scoglio affiora, cerco di virare ma la corrente non aiuta, lo urto, sotto la tavola un rumoraccio io comincio a sudare freddo, il vento sghignazza. Mi appresto a tornare a riva e subito controllo i danni. Per fortuna ha strusciato solo la pinna che si è un poco sciupata ma è nulla rispetto a quello che poteva accadere alla tavola. Alla fine un paio di occhiali è andato perso e una pinna si è danneggiata forse avrei potuto fermarmi prima e godermi quell' uno a zero.
Giorno speciale oggi. Il 18 settembre 1986 sono nato a Pietrasanta, esattamente alle 13:45 stando a quello che dice mia mamma. Sveglia non troppo presto, arrivo al mare verso le 9:30, torno al bagno Venere che ci ha ospitato ieri, un cornetto e un caffè appena sfornati e di li riparto, destinazione San Vincenzo. Tratta abbastanza lunga stamani che si è complicata in prossimità di Castagneto Carducci dopo la prima ora di pagaiata a causa del forte scirocco, faccio fatica ma proseguo, il vento in faccia e sotto di me qualche sobbalzo, non sarà facile arrivare. Proseguo a passo d'uomo, è inutile sfidare la natura, una pagaiata dietro l'altra mi avvicino lentamente a San Vincenzo vorrei proseguire e superare il porticciolo ma mi fermo, il luogo dove dovrei arrivare è subito dietro ma andrei troppo lento e probabilmente qualcuno potrebbe prendersela o potrei dare noia a qualche imbarcazione entrante o uscente. Mi avvio dunque alla riva e inaspettatamente al mio arrivo ad aspe